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Immagine del redattoreDaniela Grossi

Come rendere belle le cose con Nietzsche e i Fiori di Bach


"Oggi ognuno si permette di esprimere il suo augurio e il suo più caro pensiero: ebbene, voglio dire anch'io cosa oggi mi sono augurato da me stesso e quale pensiero quest'anno, per la prima volta, m'è venuto in cuore, quale pensiero deve essere per me fondamento, garanzia, dolcezza di tutta la vita futura!

Voglio imparare sempre di più a vedere il necessario nelle cose come fosse quel che v'è di bello in loro: così sarò uno di quelli che rendono belle le cose.

Amor fati: sia questo d'ora innanzi il mio amore! Non voglio muovere guerra contro il brutto. Non voglio accusare, non voglio neppure accusare gli accusatori. Guardare altrove sia la mia unica negazione!" (La Gaia Scienza - F. Nietzsche)

Mi chiedo e ti chiedo: come cambierebbe la nostra vita e il nostro vivere se seguissimo il monito di Nietzsche e ci focalizzassimo esclusivamente sul necessario delle cose e su ciò che di bello vi è in loro?

E se smettessimo di muovere guerra al brutto e guardassimo invece altrove?

Sono convinta che se tutti imparassimo, come dice Nietzsche, a volgere il nostro sguardo verso il necessario, verso ciò che è utile per noi, verso il lato positivo di ogni cosa, non solo renderemmo belle le cose, ma contribuiremmo a rendere bello il mondo e l'intera umanità.

E come dovremmo fare con il brutto? Con l'intollerabile?

Come dovremmo fare quando invece non riusciamo proprio a cogliere il necessario?

Nietzsche ci suggerisce di "guardare altrove", di allontanarci anzichè condannare.

Di fronte all'intollerabile, infatti, esiste una strategia più efficace della negazione, più efficace della critica e della condanna: l'allontanamento.

Invece di esaurire le nostre forze contestando ciò che non sopportiamo, possiamo semplicemente scegliere di guardare altrove e di allontanarci.

Invece di combattere o calunniare ciò che non ci piace, possiamo ignorarlo e prenderne le distanze.

Pensiamo a quanto tempo prezioso si spreca a polemizzare contro il mondo, imprecare contro quello o quell'altro, compiangere ciò che riteniamo una mancanza.

Chi per esempio disprezza la bruttezza dei programmi televisivi o la stupidità dei post su facebook, resta inchiodato davanti alla televisione o davanti allo schermo del suo smartphone. Il comportamento che Nietzsche ci insegna, invece, consiste nell'allontanarsi da ciò che non ci piace, e quindi nel non guardare la televisione e nel non parlarne, nel leggere un libro, ad esempio, invece dei post su facebook.

Possiamo avere altro da fare anzichè perdere tempo a negare ciò che non ci piace: seguire ed entusiasmarci con ciò che ci piace.

Infatti il modo migliore di negare è affermare qualcos'altro.

E questo qualcos'altro è il bello, ciò che ci piace, ciò che amiamo, ciò che ci permette di utilizzare la nostra energia per crescere, invece che per sfiancarci in lotte inutili e interminabili.

E allora, come possiamo fare per seguire il suggerimento di Nietzsche di rendere belle le cose e allontanarci dal brutto?

Ecco qui di seguito qualche suggerimento pratico e "floreale".

Innanzitutto è necessario riconoscere che criticare, condannare, disprezzare, aggiunge bruttezza all'aspetto problematico o sgradevole.

A questo punto dobbiamo scoprire ciò che invece ha valore, ciò che è istruttivo e necessario in ogni cosa che ci disturba, che ci dà fastidio o che ci fa soffrire. Proprio come fa un artista, che è capace di trasformare una realtà scomoda in un'opera sublime.

E se la tendenza è quella di focalizzarsi sugli aspetti della realtà che ci danno fastidio, la prossima volta che qualcosa o qualcuno ci irrita, proviamo a ignorarlo e ad allontanarci, concentrandoci invece su qualcosa che ci appassiona.

Anzichè rimuginarci sopra, prendiamone le distanze.

Alcuni rimedi floreali di Bach ci possono aiutare:

  • Beech è il rimedio utile quando l'intolleranza prende il sopravvento e il senso critico diventa eccessivo. Si giudicano le cose con criteri molto rigidi e se ne colgono solamente i difetti, senza neanche tentare di comprenderle almeno in parte. Beech favorisce la tolleranza, la flessibilità mentale, la compassione, facilitando la capacità di cogliere l'aspetto necessario e la bellezza racchiusa in ogni cosa.

  • Chestnut Bud è il fiore che favorisce l'apprendimento in senso lato. Pertanto quando non riusciamo a cogliere il "necessario" nelle cose o nelle situazioni che ci si presentano davanti, significa che non riusciamo a vedere l'utilità di una determinata cosa o esperienza e quindi quella cosa o esperienza ci si ripresenterà più e più volte, affinchè possiamo finalmente coglierne l'utilità e renderla dunque "bella".

  • White Chestnut è il rimedio che ci aiuta a smettere di rimuginare sulle cose che ci infastidiscono, favorendo quel distacco necessario a lasciarle andare, per concentrarsi invece su ciò che più ci piace.

Del resto anche Bach ci insegna che "nel progresso spirituale, noi dobbiamo sempre cercare di far si che il bene scacci il male, l'amore superi l'odio, e la luce dissolva il buio. Allora noi dobbiamo evitare tutti i veleni, tutte le cose nocive, e usare solo il benefico e il bello".

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