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  • Immagine del redattoreDaniela Grossi

Non omologarti, fai risplendere la tua unicità e realizza la tua vita.




Mi è sempre piaciuta la metafora utilizzata da Bach per descrivere, come la definisce lui, la storia della vita.


“Una ragazzina ha deciso di dipingere un quadro con una casa in tempo per il compleanno della madre. Nella sua mente il quadro è già finito, ella sa come attuarlo nel più piccolo dettaglio, resta soltanto di metterlo giù sulla carta. Prende la scatola con i colori, il pennello e lo straccio, e piena di entusiasmo e felicità si mette al lavoro. Tutta la sua attenzione e interesse sono concentrati su ciò che fa, niente può distrarla dal lavoro in corso. Il quadro è finito in tempo per il compleanno. Con grandissima abilità ha ritratto la sua idea della casa: è un’opera d’arte perché è tutta sua, ogni pennellata è fatta per amore verso sua madre; ogni finestra, ogni porta ritratta con la convinzione che doveva essere lì. Quand’anche possa sembrare una baracca, è comunque la più perfetta casa mai realizzata in un quadro; è un successo perché la piccola artista ha messo tutto il suo cuore e la sua anima, tutto il suo essere nel farlo".


Con questa metafora, Bach descrive lo svolgersi di una vita piena e realizzata: la bambina che disegna la casa rappresenta ognuno di noi. Infatti, quando noi esprimiamo totalmente la nostra vera natura in ciò che diciamo e facciamo, il risultato è una vita vissuta in armonia con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda.

Ma non solo, in questo modo, secondo Bach, godremo anche di ottima salute.


E segue dicendo:

"Questa è salute; questo è successo e felicità e vero servizio: servendo per amore, in perfetta libertà, ognuno a modo suo. E così scendiamo in questo mondo, sapendo quale quadro dobbiamo dipingere, avendo già tracciato un piano del nostro passaggio nella vita, e tutto quello che ci resta da fare è di metterlo nella sua forma materiale. Andiamo avanti pieni di gioia e interesse, concentrando tutta la nostra attenzione nel perfezionare quel quadro, con grandissima abilità, traducendo i nostri pensieri ed obiettivi nella vita terrena in qualunque ambiente abbiamo scelto. Poi, se seguiamo dall’inizio alla fine i nostri veri ideali, i nostri veri desideri con tutta la forza che possediamo, non c’è fallimento: la nostra vita è stata un successo splendido, sano e felice."


Ognuno di noi ha il suo "quadro" da dipingere. La nostra vita diventa così la nostra opera d'arte da realizzare con passione ed entusiasmo.


Tuttavia le cose non vanno sempre in questo modo. Segue Bach:

"La stessa storiella della giovane pittrice illustra come, se lo permettiamo, le difficoltà della vita possano interferire con questo successo, salute e felicità, e ci distolgano dal nostro scopo.

La ragazzina sta dipingendo indaffaratamente e felicemente quando arriva qualcuno e le dice: - Perché non mettere la finestra qui e la porta lì, e poi il sentiero del giardino dovrebbe andare così-. Il risultato della giovane sarà di perdere totale interesse nel lavoro, può darsi che continuerà, ma ora sta mettendo giù sulla carta soltanto idee altrui. Può scocciarsi, diventare irritata, infelice o impaurita nel rifiutare questi suggerimenti o incominciare a odiare il quadro e forse strapparlo: la reazione dipenderà dal carattere della ragazzina. Il quadro finale potrebbe essere una casa riconoscibile, però sarà imperfetta e un fallimento perché è l’interpretazione dell’idea altrui e non quella della ragazzina. Non può servire come regalo di compleanno perché può darsi che non sarà completato in tempo e la madre dovrà aspettare tutto un altro anno per il suo regalo.

Questo è malattia: la reazione all’indifferenza; questo è fallimento e infelicità temporanea. Questo accade quando permettiamo ad altri di interferire con lo scopo della nostra vita e impiantare nella nostra mente dubbio, paura e indifferenza”.


Secondo Bach il concetto di salute e malattia va ad intersecarsi con quello di libertà.

Quale libertà? Quella di essere pienamente se stessi e di vivere in armonia con la propria vera natura.

Ma cosa ci impedisce di realizzare pienamente noi stessi?

Bach ci spiega che "nel momento in cui il pensiero di un'altra persona entra nella nostra mente, esso ci distoglie dalla nostra vera strada".


Quando invece di ascoltare la parte più saggia di noi stessi, che sa sempre come e dove condurci, seguiamo le indicazioni altrui, che seppur valide non ci appartengono, perdiamo l'allineamento con il nostro Sè Superiore e di conseguenza la possibilità di vivere una vita piena, realizzata e in salute.


Ma perchè dovremmo seguire le indicazioni altrui invece che seguire le nostre idee, le nostre intuizioni, le nostre aspirazioni?

Perchè non dipingere il quadro a modo nostro?


Durante l'infanzia succede a tutti di vedere il mondo e le cose in modo diverso dalla massa. E questo non solo perchè siamo bambini, ma proprio perchè come esseri unici e irripetibili, da bambini non siamo ancora stati troppo condizionati e la nostra unicità si può esprimere molto più liberamente.

Crescendo, come descritto nella metafora di Bach, nella maggior parte dei casi veniamo forzati principalmente dalla famiglia e dagli educatori, poi dalla società, ad allinearci e ad adeguarci alla visione comune, quella spesso più comoda al controllo sociale.

Succede così che ci omologhiamo agli altri finendo col tradire la nostra vera natura, con il risultato di vivere, nel migliore dei casi una vita ordinaria, ma priva di quello "straordinario" che invece caratterizzerebbe ogni singolo giorno di una vita vissuta pienamente in sintonia con il proprio vero essere.


Alcuni bambini però non vengono corretti nel loro modo spontaneo di vedere il mondo, di dipingere il loro quadro come direbbe Bach, e questo permette loro, non solo di esprimere pienamente se stessi, ma produce lo spazio per un pensiero divergente, che se supportato nel giusto contesto può dare origine a opere meravigliose.


E tu? Ti senti libero di dipingere liberamente il tuo quadro e creare la tua opera d'arte?

Se durante l'infanzia non hai avuto la fortuna di essere lasciato libero di esprimere la tua unicità, puoi comunque iniziare a farlo adesso.


Se solo per un momento torni indietro con la tua mente e ripensi a quando hai percepito una dissonanza dalla prospettiva comunemente accettata, a quando ti sei accorto di vedere le cose in modo leggermente diverso rispetto agli altri, puoi tornare a ricontattare quella tua unicità e iniziare ora a farla esprimere più liberamente.

Puoi permettere a te stesso di essere libero e di riattivare quei processi creativi che sono stati messi in pausa da anni.

Quando riesci a riconoscere e ad esprimere la tua unicità ti stai liberando dalle catene immaginarie che ti hanno oppresso per anni.

Quando riesci a riconoscere e ad esprimere la tua unicità puoi fare cose meravigliose, per te stesso e per il mondo.


Un piccolo suggerimento floreale:

WALNUT - Fiori di Bach: è il rimedio "scudo", l'essenza floreale che maggiormente protegge dalle interferenze esterne. Ti aiuta a rimanere fedele a te stesso e a procedere con determinazione verso il tuo progetto di vita.


"Forse la più grande lezione di vita è apprendere cos'è la libertà.

Libertà dalle circostanze, dall'ambiente, da altre personalità, e soprattutto da noi stessi: perchè fino a che noi non siamo liberi non saremo pienamente capaci di donare e di servire il nostro fratello uomo".

E. Bach

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