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  • Immagine del redattoreDaniela Grossi

Non lasciarti limitare dai limiti degli altri.


Ogni settimana mi diverto a leggere l'oroscopo di Rob Brezsny su Internazionale. Lo trovo originale e ricco di spunti di riflessione.

Questa settimana per il mio segno zodiacale (Bilancia) scrive:

“Ho dovuto imparare presto a non limitarmi a causa delle fantasia limitata degli altri”, afferma l’astronauta Mae Jemison, della Bilancia.

Ma poi aggiunge: “Ora ho imparato anche a non limitare gli altri a causa della mia fantasia limitata”. Spero che lo farai anche tu, Bilancia.

In questo momento hai più potere del solito di non lasciarti limitare dall’immagine che gli altri hanno di te.

Hai anche più potere del solito di aiutare a crescere i tuoi amici e le persone che ami espandendo l’immagine che hai di loro.

E anche questa settimana il caro Rob con queste poche ma significative parole mi invita alla riflessione.

  • Quante volte la rappresentazione limitante che gli altri hanno di noi ci limita nell'espressione di noi stessi?

  • E quante volte siamo invece noi a limitare gli altri con la rappresentazione limitante che abbiamo di loro?

  • E cosa cambierebbe invece, se tale rappresentazione piuttosto che limitante fosse potenziante?

Ogni essere umano è veramente unico e irripetibile, ognuno ha sicuramente un'identità, risorse diverse da tutti gli altri e innumerevoli potenzialità, tuttavia troppo spesso questa unicità non viene espressa perchè, come nell'esempio riportato da Rob Brezsny, impedita dall'idea limitante che gli altri, famiglia, amici, partner, si sono fatti di noi e delle nostre capacità e potenzialità.

Edward Bach, padre della terapia floreale, sostiene che l'interferenza altrui sia una delle cause di crisi e malattia, poichè può allontanarci dalla nostra originalità costringendoci a vivere secondo modelli omologati.

Per fare qualche esempio, se una ragazza decide di imparare a suonare il violino e sua madre le dice che il violino è uno strumento difficile da suonare e che lei non è portata per la musica, probabilmente la ragazza verrà scoraggiata dal consiglio della madre rinunciando a malincuore a ciò che invece avrebbe potuto sviluppare un suo talento; oppure, se una persona dipendente di un'azienda in cui lavora da diversi anni decide di cambiare lavoro per iniziare a trasformare nella sua professione ciò che fino a quel momento è stato solo un hobby vissuto con tanta passione ed entusiasmo, e i suoi colleghi o i suoi amici iniziano ad allarmarla consigliandole di non abbandonare un lavoro sicuro per una nuova professione incerta, instillandole dubbi sulle sue capacità imprenditoriali o creative, probabilmente quel pensiero limitante interferirà nel suo progetto e quella persona continuerà con molta frustrazione a percorrere la strada vecchia mettendo in dubbio le sue capacità.

Scrive Bach: "nel momento in cui il pensiero di un'altra persona entra nella nostra mente, esso ci distoglie dalla nostra vera strada". E aggiunge poi: "Florence Nightingale raggiunse il suo ideale di fronte all'opposizione di una nazione, Galileo credette che il mondo fosse rotondo a dispetto dell'incredulità del mondo intero, il brutto anatroccolo divenne cigno benchè tutta la famiglia lo disprezzasse".

Ciò non significa che non dobbiamo più ascoltare niente e nessuno, non sarebbe possibile dato che viviamo inseriti in un contesto sociale, ma dobbiamo essere capaci di ascoltare prima di tutto la voce della nostra Anima, della nostra "saggezza interiore" che ci parla e ci guida sempre, attraverso le nostre sensazioni, le nostre intuizioni, i nostri desideri, le nostre propensioni, senza farci limitare dal pensiero degli altri. Possiamo si ascoltare ciò che gli altri hanno da dirci, ma seguire solo ciò che ci aiuta davvero a crescere, lasciando andare tutto quello che non è utile per noi, ovvero tutto ciò che limita noi stessi e la nostra evoluzione.

In questo, Walnut è il fiore di Bach che ci può aiutare. Questa essenza floreale, infatti, ci protegge dalle interferenze altrui, rendendoci meno vulnerabili alle idee e alle opinioni limitanti degli altri.

Nel fare attenzione a non farci limitare dagli altri, dobbiamo però, come nell'esempio descritto da Brezsny, imparare anche noi a non limitare gli altri.

A questo proposito vorrei concludere questo articolo stimolando ancora una riflessione:

  • Cosa cambierebbe in noi e fuori di noi se nell'interazione con gli altri volgessimo sempre lo sguardo sulle potenzialità dell'altro piuttosto che sui limiti?

  • Non è forse vero che quando un'altra persona mette in luce una nostra qualità ci aiuta ad esprimerla pienamente e allo stesso tempo a crescere?

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