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  • Immagine del redattoreDaniela Grossi

Invidia? Trasformala in occasione di apprendimento.


"Mia nonna diceva che se non abbiamo qualcosa di positivo da dire su una persona è preferibile non dire nulla. Il tipo Mountain Devil, invece, è talmente malevolo che se non riesce a pensare a qualcosa di cattivo da dire su una persona, non dice nulla."

In questa citazione, tratta dal suo libro Essenze floreali australiane, Ian White, descrivendo l'essenza floreale Mountain Devil, ben ci rappresenta in pochissime righe l'espressione dell'invidia.

L'invidia, a differenza delle maggiori emozioni e dei maggiori impulsi connessi all'aggressività, non è generalmente rivolta contro persone cattive, ma verso persone o situazioni positive.

L'invidia è un sentimento che non intende danneggiare qualcosa che ci arreca danno, ma qualcosa che ci arreca beneficio perchè è connessa alla sensazione che non si possiedono le capacità della persona invidiata.

La portata distruttiva dell'invidia, soprattutto se non consapevole, è enorme.

Infatti anche in presenza di un ambiente positivo, i comportamenti generati da questo sentimento possono tendere a distruggere tutto ciò che di buono c'è e renderlo cattivo.

E' un sentimento generato da un'energia forte e distruttiva, che inconsciamente viene gestita attraverso dei meccanismi di difesa.

Per esempio attraverso la svalutazione: se io ho a che fare con una persona capace, con una persona che potrebbe insegnarmi delle cose, delle capacità che io possiedo in forma minore e che potrei apprendere, ma non sopporto questo fatto che lei ce l'ha e io no, e dunque provo invidia, per mezzo di un processo di svalutazione posso rovinarla nella mia mente per non avere nulla da invidiare.

Ma questo fa si che ho perso anche un'opportunità di crescita.

Oppure potrei inconsciamente difendermi dall'invidia attraverso un processo di idealizzazione: posso far si che questa persona che ha qualità che io non ho, nella mia mente diventi così superiore, così meravigliosa, che io smetto di collocarla tra gli altri esseri umani e la pongo così al di sopra di me che non posso più invidiarla.

Tuttavia ancora una volta mi privo di un'occasione di crescita.

E ancora potrei inconsapevolmente gestire l'invidia attraverso l'onnipotenza: se mi accorgo che qualcuno è in grado di fare cose che io non so fare, o possiede qualità che io non ho, posso pensare che non è vero, che in realtà io ho tutto, che sono in grado di fare tutto, ma è che non lo voglio perchè volendo ci riuscirei benissimo.

E ancora ho messo a tacere l'invidia perdendo una possibilità di crescita che parte dal presupposto di accettare questa incapacità, accettare il fatto che un altro può avere cose che io non ho, e a partire da questo apprendere proprio dalla relazione con l'altro.

Se ci troviamo dunque in una di queste situazioni di "invidia mascherata", come indica Ian White, il fiore australiano Mountain Devil, con la sua potente vibrazione, ci aiuterà a riconoscere tali meccanismi disfunzionali e a liberarci da quei sentimenti che bloccano l'espressione dell'amore, poichè tali sentimenti non distruggono solamente gli altri, ma prima di tutto avvelenano noi stessi.

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