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Immagine del redattoreDaniela Grossi

Un diario molto speciale...



Hai mai tenuto un diario?

Che il diario sia un ottimo compagno è testimoniato da migliaia di diari e che scrivere sia terapeutico è cosa risaputa.

Molte persone, infatti, tengono un diario come forma di auto-terapia, spesso consigliati proprio dallo psicologo.

Ma scrivere non serve solo a lenire i propri dolori, o a sentirsi meglio con se stessi, o a fare una cronistoria della propria vita; scrivere un diario può offrire altri innumerevoli vantaggi.

Tra i tanti vantaggi, sicuramente alcuni hanno maggiore rilevanza ai fini della crescita personale:

  • conoscere se stessi: mentre scriviamo emergono parti di noi nuove, di cui non eravamo consapevoli. La scrittura è infatti un'attività conscia che dialoga continuamente con la nostra parte inconscia.

  • accedere alle risorse personali: le risorse, intese come apprendimenti passati sopiti nella memoria autobiografica, si risvegliano nel momento in cui scriviamo di noi stessi.

  • tenere traccia dei progressi: la strategia di tenere traccia dei propri progressi è valida in tutti gli ambiti. Se infatti prendiamo l'abitudine di annotarli su un diario, automaticamente stimoliamo la motivazione al miglioramento facilitando al tempo stesso cambiamenti positivi nella nostra vita.

La scrittura di un diario ha dunque un potere particolare e possiamo utilizzare questa attività in vari modi.

Oggi vorrei parlarti di un diario molto speciale: quello che ho battezzato come "Happiness diary" ovvero il diario della felicità.

Ho iniziato a scrivere questo particolare diario da alcuni anni e tutt'ora sto continuando con sempre maggiore entusiasmo.

Ma di cosa si tratta? Te lo spiego subito.

Molto semplicemente, con poche parole o con qualche immagine, ho iniziato ad annotare e ad essere grata per le cose belle che mi succedono durante la giornata. Così, solo con lo scopo di tenerne traccia.

In breve tempo questo semplice esercizio si è trasformato in un efficacissimo strumento di auto-motivazione e in una vera e propria riserva di energia per i momenti più faticosi.

Infatti, non solo riempire questo piccolo quadernino di cose belle mi aiuta a restare focalizzata sull'aspetto positivo della realtà e a far si che la mia vita si riempia di altrettante cose belle, ma è anche un ottimo strumento di aiuto nei momenti più difficili: rileggere quelle pagine, che sono un condensato di gioia e gratitudine, mi dona immediatamente una rinnovata energia positiva.

Martin Seligman, il padre della psicologia positiva, propone questa modalità di tenere un diario, come l'esercizio delle tre benedizioni e lo considera come il più efficace tra quelli che propone abitualmente nei suoi programmi per aumentare il proprio benessere.

Gli studi hanno infatti provato che scrivere ogni giorno cose di cui si è grati, di cui siamo stati soddisfatti durante la giornata, migliora l'umore e la capacità di notare le cose belle della vita.

Anche se a volte può essere utile analizzare gli eventi negativi per trarne insegnamento, tendenzialmente siamo troppo abituati a portare l'attenzione a ciò che non va nella nostra vita e passiamo troppo tempo a lamentarci.

Seligman sottolinea come il concentrarsi su ciò che è negativo predisponga ad ansia e depressione, è invece molto più utile ed efficace migliorare la nostra capacità di pensare e godere di ciò che è andato bene.

"Pensiamo troppo a ciò che va male e non abbastanza a ciò che va bene nella nostra vita."

- M. Seligman -

L'esercizio delle tre benedizioni consiste nel prendersi dieci minuti alla sera prima di andare a dormire per annotare in un quaderno appositamente dedicato, tre cose che durante la giornata sono andate bene e perchè sono andate bene.

Queste tre cose non devono per forza essere grandi cose, semplicemente cose piacevoli e importanti per noi, come per esempio "sono riuscito a terminare quel lavoro per tempo", "oggi ho trascorso una mezzora in piacevole relax leggendo quel libro che volevo leggere da tempo", oppure gentilezze ricevute da altri, come per esempio "oggi ho ricevuto il ringraziamento di quella cliente che mi ha scritto un messaggio per comunicarmi che grazie al mio aiuto ora si sente veramente molto bene", oppure "oggi mia figlia mi ha dato un abbraccio che mi ha fatto sentire tutta la gioia di essere madre", e via dicendo.

Seligman consiglia poi di motivare il perchè le consideriamo tali, chiedendosi: perchè è importante? che cosa vuol dire per me?

Riprendendo l'esempio sopra citato: "sono riuscito a terminare quel lavoro per tempo", "perchè mi ci sono dedicato senza distrazioni in quanto consegnare il lavoro nei tempi indicati fa si che il mio titolare mi consideri una persona affidabile e sia quindi propenso ad un avanzamento di carriera".

E ancora: "Oggi ho ricevuto il ringraziamento di quella cliente che mi ha scritto un messaggio per comunicarmi che grazie al mio aiuto ora si sente veramente molto bene", "questo messaggio mi fa capire l’importanza di quello che sto facendo con passione e che considero la mia missione".

Seligman consiglia di eseguire questo esercizio tutti i giorni.

Chiaramente più a lungo seguirai con l'esercizio delle tre benedizioni e più grandi e belli saranno i risultati. Ma non voglio anticiparti null'altro, ti lascio il piacere di scoprire da te gli innumerevoli vantaggi che questo semplice esercizio apporterà alla tua vita.

Un ultimo consiglio "floreale": se proprio fai fatica a focalizzarti su ciò che va bene nella tua vita e ad esserne grato, Pink Flannel Flower è il fiore australiano che ti può aiutare.

L'energia di questa essenza floreale favorisce la capacità di apprezzare e di essere grati anche per le più piccole cose che la vita ci offre ogni giorno.


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